lunedì 10 giugno 2019

Finale play off : Vallesaccarda - Asd Greci 1-0

VALLESACCARDA - ASD GRECI 1-0
Ancora una volta la finale ci respinge. Maledetta, tre volte maledetta.
La delusione è tanta, superiore alle precedenti stagioni per la caratura della squadra costruita quest’anno e quel gruppo granitico ormai insieme da 3 anni che pensavamo avesse acquisito la giusta maturità per ottenere il meritato riconoscimento del campo.
Passiamo subito al verdetto del campo: Vallesaccarda – Greci 1-0.
Hanno vinto i locali “specialisti in casa”, piuttosto che noi forse più capaci sul piano tecnico, ma con limiti su altri piani.
Vallesaccarda ieri ha raccolto i frutti della semina annuale: squadra che in casa ha un cammino da primo posto (meglio dell’Orsara) e fuori da quinto posto.
Noi , regalando (in comproprietà con un paio di “gioielli arbitrali da collezione”) senza mezzi termini da “fessi” troppi punti a squadre di medio valore, soprattutto nelle gare interne, siamo arrivati terzi (a 2 lunghezze dal secondo posto) e ci siamo andati a chiudere in finale nella tana del lupo che in casa ha concesso solo un pareggio alle avversarie in 14 partite.
I numeri non ingannano mai.
Il Vallesaccarda ha affilato le sue armi: difesa tenace, frequente uso del lancio in profondità per crearci grattacapi senza mai scoprirsi, ritmi bassi sin dai primi minuti e ottimizzazione dei calci piazzati. Sintentizzando: pochi fronzoli per non farci entrare in partita e speculare sul doppio risultato favorevole, rischiando meno possibile.
Tutto ciò che è indigesto a noi del Greci (e che l’ex mister Petralia conosceva bene) che ci esprimiamo al massimo quando c’è il terreno per giocare palla a terra, con trame fitte , spazi per inserimenti dei laterali e quando possiamo eccedere in scambi belli da vedere ma forse poco produttivi, ossia “il gioco del calcetto all’interno di un campo a 11” con il bisogno di creare palle gol con azioni corali e conclusioni da dentro l’area.
Gli altri ingredienti del cocktail velenoso sono stati i clamorosi infortuni ravvicinati ad elementi rappresentativi della squadra sopraggiunti in semifinale :dallo stoico Nigi Norcia che , ha fatto i salti mortali per provare a dare il suo contributo di sostanza ed esperienza nonostante una contrattura, ma ha dovuto arrendersi a dieci minuti dal suo ingresso in campo, i problemi muscolari durante l’ultimo allenamento a Boscia gol , in panca per onor di firma, su cui avevo posto molte speranze di poter rappresentare il grimaldello adatto per scardinare la difesa biancoazzurra, nella seconda frazione di gioco quando sarebbe subentrata la stanchezza in un pomeriggio caldo, i problemi fisici del carismatico Cardinale non al meglio dopo un infortunio e non rischiato, gli sforzi che hanno compiuto Luca Guardabascio e Niky Menonna che hanno giocato senza allenamenti e sul dolore per problemi riscontrati 7 giorni fa
Queste le premesse di un match caratterizzato da una bella cornice di pubblico, gran caldo e un terreno sterrato su quali abbiamo sempre palesato qualche difficoltà ; insomma primo tempo davvero iscrivibile alla categoria “partitaccia”: poco gioco, molti tempi morti come andava più che bene ai locali e un Greci che ha arrancato nel ricercare un po’ di lucidità per imbastire la manovra , cadendo in qualche provocazione e falli gratuiti e vistosi a palla lontana della punta locale sin da inizio gara non puniti col cartellino dall’arbitro clemente, che hanno finito per portare giovamento solo agli avversari e innervosire e deconcentrare i nostri ragazzi ancor più da quello che ora l’obiettivo primario in campo.
Nel primo tempo il Vallesaccarda trova il gol al 20’ circa su corner con la difesa nostra che dimentica un uomo lesto in inserimento quasi in area piccola. Patatrac.
E quel gol peserà in tutto l’arco della gara perché loro avranno solo un’altra palla gol con una girata della punta in area non efficace; noi, invece, tre per poter almeno disputare al netto delle palle gol create un più equo tempo supplementare , ma prima Ferrara cicca di un soffio un cross di Enzo Norcia su cui il portiere Postiglione interviene in uscita, poi un difensore fa un pazzesco salvataggio acrobatico sulla linea a porta vuota (mentre tutti erano già sicuri del gol) su colpo di testa di Panzetta diretto all’angolino e corretto in girata aerea istintivamente ancora da Ferrara che era in traettoria.
L’episodio davvero clamoroso finisce per avvilirci ; la lucidità cala sebbene nel finale avremmo ancora la palla per portare la contesa al supplementare ma sempre bomber Ferrara , innescato in verticale da Macchione , prende il tempo al difensore in area ma trova sulla sua strada un’uscita disperata a terra di Postiglione che gli sbarra lo specchio, senza riuscire ad alzare la sfera per scavalcarlo.
Si chiudono qua i sogni di gloria …ancora una volta fa festa la seconda classificata (a cui vanno i complimenti) ai play off; ormai le statistiche le conosciamo bene …sulla nostra pelle.
I ringraziamenti di rito dopo il rompete le righe vanno al mitico Presidente Dott. Umberto Norcia , sempre pronto a nuove sfide, agli splendidi calciatori , mister Trancucci, ai collaboratori per il costante impegno settimanale, agli sponsor, al Comune di Greci e ai grecesi che ci hanno sostenuto MA NON DIMENTICHIAMOLO (e l’avversaria vincitrice ne è un perfetto esempio col suo trentennale impegno calcistico) che la vera vittoria per piccolissime realtà come Greci è riuscire , ad essere ai nastri di partenza di un campionato , nonostante le difficoltà economiche, demografiche e….“anagrafiche” delle nostra comunità irpine.
La delusione nel non vedere per l’ennesima volta concretizzati i propri sforzi svanirà nel giro di qualche settimana, ma le emozioni , gli aneddoti, i ricordi custoditi gelosamente nei cassetti della memoria da ogni membro della “famiglia” che le foto, i video , il blog proveranno a non far sbiadire col tempo, sono più preziosi di una vittoria.
Quattro anni consecutivi di campionati di calcio, Greci non li ha mai fatti in passato.
Organizzazione e sportività , riconosciuteci un po’ su tutti i campi che calchiamo sono un piccolo patrimonio da non disperdere.
Finchè si può, bisogna continuare…sperando CHE DAVVERO qualcuno abbia voglia di dare una mano organizzativa a chi , nel bene e nel male, porta avanti la baracca dal 2015 (Enzo e Giovanni Norcia, Loris Cutillo e Enzo Zoccano).
La porta dell’Asd Greci è aperta, da sempre. C’ è bisogno di nuova linfa.

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