Gli infrasettimanali sotto i riflettori si confermano poco
proficui; dopo i pareggi di mesi fa contro Accadia e Bonito, ne arriva un altro
(1-1) nel recupero contro lo scorbutico Aquilonia che conferma essere squadra
assai quadrata .
Avremmo voluto presentarci allo scontro diretto del prossimo
fine settimana contro il Vallesaccarda, ora secondo, con lo slancio di 6
vittorie consecutive, ma il pari non comunque è da buttare sia perché teniamo
gli avversari a 4 punti di distanza, sia perché ora tra noi e secondo posto ci sono solo tre punti.
Abbiamo pagato sicuramente delle decisioni arbitrali
decisive nell'esito del risultato, dove stavolta nemmeno la nostra difesa (meno
perforata del girone) è riuscita a tamponare la poca predisposizione a chiudere
le gare (settimo attacco del girone dove 18 delle 26 reti sono state
monopolizzate dai due bomber Ferrara e Menonna).
L’imprevedibilità del calcio è che spesso alla prestazione
non fa sempre seguito il risultato: infatti il primo tempo da X tutta la vita ,
dove l’Aquilonia si è lasciato preferire per possesso palla (ma senza mai
concludere a rete se non con una punizione parata con bravura da Alfredo Manganiello)
lo abbiamo concluso in vantaggio per 1-0 con uno stacco di testa impeccabile (palo
interno e rete) di Niky Menonna su cross col goniometro di Nigi Norcia; mentre
nella ripresa dove abbiamo gestito e costruito più volte la palla del 2-0,
invece, abbiamo subito l’inatteso pareggio.
Come detto l’arbitro ci ha messo lo zampino: dopo aver fallito un gol da Simone Macchione, sempre bravo a capire i tempi di inserimento ma che aggancia scoordinato il cross di Menonna a un paio di metri dalla porta in posizione
defilata calciando sull’esterno della rete, arriva successivamente l’annullo (per uno
stranissimo fuorigioco) del 2-0 realizzato da Michele Ferrara con un pallonetto ai danni del portiere in uscita, dopo che aveva beffato nell’inserimento sicuramente un
centrale difensivo che lo teneva in gioco, se non più calciatori ospiti.
L’episodio ci infastidisce ed è purtroppo preludio al
pareggio che arriva in modo beffardo dopo un lancio nella nostra area toccato dal nostro Panzetta
con la sfera che gli scorre dietro , cambia
direzione , toccando il braccio del compagno
Guardabascio , nemmeno un metro dietro di lui che non riesce a spostarlo: per l’arbitro
è rigore su cui Manganiello non può nulla: 1-1 al 70’.
Nei venti minuti finali tentiamo il forcing, ma l’azione
migliore è interpretata ancora male dal direttore di gara che , colpevolmente
posizionato lontano dalla palla, non fischia un penalty sacrosanto a nostro
favore con i due centrali difensivi dell’Aquilonia che atterrano bomber Ferrara
in inserimento dentro l’area .
Il rumore (e anche il nitido segno lasciato sul piede, ahilui) del calcio subito è
a giunto fino in panchina , ma per il direttore di gara è simulazione e non
rigore + espulsione.
Nel caos generato dalla decisione viene espulso il nostro
calciatore Ardito dalla panchina.
Non riusciamo a tramutare la rabbia in occasioni da rete nei restanti 10 minuti e la partita termina così.
Guardiamo avanti, cercando di recuperare subito le energie
mentali e fisiche perché il campionato ora entra nel vivo .
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