martedì 13 giugno 2017

SOGNO INFRANTO: PERSA LA FINALE PLAY - OFF



IL PAPIELLO DI FINE ANNO

L’Asd Greci versione 2016/17 non è esente dalla maledizione dell’ultimo turno, la sindrome della beffa che affligge la squadra del paese, riuscita in non più di sei stagioni di iscrizione a campionati federali a perdere per ben tre volte la possibilità di ottenere la promozione al fotofinish.

La squadra del Presidente Norcia e mister Alborelli aveva tutte le carte in regola per poter sfatare questo tabù perché un gruppo così coeso non l’aveva mai avuto, ma le prime avvisaglie di situazione avversa si erano avute già nell’ultimo turno di campionato in Flumeri – Greci quando i biancocelesti, allora secondi, sono stati penalizzati dall’arbitro che ha negato penalty di facile lettura , consegnando il seconda piazza e conseguentemente i favori del pronostico al San Sossio Baronia che , del suo terreno di gioco ha fatto un fortino , e si è presentato ai play off con 12 vittorie e 1 sconfitta interna (proprio col Greci).

E purtroppo per il Greci si è rivelato uno scoglio enorme dover affrontare un club agguerrito che mal aveva digerito la sconfitta di pochi mesi fa e che soprattutto, venendo da un paio di finali play off perse nelle stagioni precedenti per episodi sfavorevoli, attendeva questa finale da anni. E amaramente , bisogna dirlo, ieri sul polveroso campo di S. Nicola, non proprio degno come terreno di gioco per una finale, la voglia dei sossiani è emersa sin da subito , in una gara dove è stato bandito il bel gioco e ci si è misurati sul piano tattico e della grinta.

I locali senza fronzoli sono stati implacabili in marcatura aerea in difesa sulla punta Fresegna , spazzando senza badare all’estetica ogni tentativo di lancio su Cutillo : inoltre piazzando un mediano davanti la difesa a rompere gli ingranaggi di gioco del Greci hanno fatto scacco matto.

Il Greci per nulla incline a giocare su questi terreni non ha indovinato le scelte in mediana con Pucci-D’Angelo isolati e spesso saltati da lanci lunghi ed esterni Norcia e Panzetta un po’ larghi ; cosi i sossiani nella zona nevralgica del campo hanno avuto vita facile. Solo quando tardivamente i biancocelesti hanno capito che era deleterio affidarsi a lanci lunghi e hanno iniziato a imbastire tentativi di giro palla si è impostato qualcosa, ma obiettivamente tardi e con poca convinzione.

La chiave del match sta nei calci da fermo: il primo è un penalty (giusto , fischiato da un arbitro finalmente capace) che il portiere Garuffi intuisce, quasi intercetta, ma non riesce a evitare il gol all’angolino. Il secondo è un calcio di punizione laterale nato da fallo dubbio e un po’ stupido al 45’ del primo tempo che si conclude con cross e gol in mischia furibonda. 2-0 che stronca le gambe e la mente del Greci che continua quasi passivamente a stare in campo fino a un sussulto estemporaneo di Grasso che spintosi in avanti colpisce la parte superiore della traversa di testa al 60’.

I cambi di mister Alborelli apportano benefici, anzi Albanese e Cristian Sasso si rilevano tra i pochi meritevoli della sufficienza ieri insieme a Molinario e i fratelli Panzetta; il 4-3-3 grecese e un gioco largo e palla a terra inizia a far ballare la difesa sossiana in affanno fisico nei venti minuti finali e si avverte un accenno di reazione emotiva col Greci che avrebbe possibilità di fare il golletto per riaprire la gara, ma prima che ciò accada un altro piazzato che passa basso in mezzo alla barriera , al vortice di polvere e infine alle mani del portiere grecesi spengono pure il lumicino di speranza.

Sono i nuovi entrati, Sasso e Albanese a confezionare una palla gol col tiro di Cristian che diventa assist per Albanese che davanti al portiere trova un autentico miracolo; poco dopo è l’altro esterno Gianluca Melito a trovare il corpo del difensore a portiere battuto e a conclusione di questo forcing ecco il 3-1 di Marco Albanese con un bel tocco.

Reazione tardiva ; nel finale cosi come il Greci aprendo il gioco crea qualche piccola situazione di pericolo, anche i locali hanno due-tre palle gol per arrotondare ma prima Garuffi fa un intervento miracoloso, poi una punta locale ciabatta da pochi metri e infine Cristian Sasso salva su un cross destinato a essere preda della punta sossiana indisturbata in area piccola.

Termina qui con i tifosi sossiani ( correttissimi) in festa e la squadra del Greci , con qualcuno (non solo grecese) che non ha potuto nascondere qualche lacrima di commozione, che va sotto gli spalti ospiti a ricevere gli scroscianti applausi e il saluto del centinaio di tifosi giunti da Greci ed Ariano.

La finale andava indubbiamente affrontata con un atteggiamento mentale diverso, più combattivo; ma questo non deve far dimenticare il percorso, i numeri difensivi (miglior difesa del girone) , la cooperazione offensiva (18 giocatori a segno che difficilmente sarà stato eguagliato da qualche altra squadra) e l’importante contributo della panchina.

Gli interrogativi per il futuro, tipici di una società che naviga a vista, in quale categoria (il Presidente non ha nascosto il suo desiderio di vedere misurarsi questo gruppo in seconda categoria col ritorno di qualche figliol prodigo in patria) dovranno trovare risposta entro luglio, massimo agosto, mese in cui si spera di poter organizzare qualcosa per avvicinare e sensibilizzare i grecesi residenti e turisti alla causa dell’Asd Greci.

E’ doveroso congedarsi con un GRAZIE a chi ha fattivamente contribuito dall’Amministrazione, ai cittadini e soprattutto agli sponsor (sperando di poter essere affiancati da altri, ancor meglio se del posto), alla gestione tecnica dei due Mister Martino prima e Alborelli poi che hanno tenuto a bada una “ banda di matti”, l’’ottimo gruppo di giocatori capatanati da Matteo Pucci , la dirigenza mai presente e vicina come quest’anno : Maurizio Marinaccio a Giovanni Norcia, Giovanni Lauda, Carlo Cutillo e al sorprendente Presidente Dott. Umberto Norcia che, per presenza ,impegno e dedizione, ha vinto certamente il suo campionato. Non vorrebbero che lo scrivessi ma la verità non va nascosta…è doverosa la menzione a Enzo Zoccano, Enzo Norcia e Loris Cutillo, veri jolly e motori operativi dentro e fuori il rettangolo verde di una società che, nel suo piccolo, ha portato in giro per l’Irpinia il nome del nostro paesino.

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